Adolescenti e gruppo: un’esperienza salutare.

Incontri in gruppo per adolescenti.

Quella della relazione “faccia a faccia” in un gruppo di coetanei e al di fuori del “controllo” del mondo adulto, è indubbiamente, soprattutto per un adolescente, l’esperienza di maggior valore in cui proseguire il proprio percorso di crescita cognitiva, emotiva e sociale.

Una simile esperienza avveniva, fino a non molto tempo fa, in maniera più o meno spontanea, nelle strade e nelle piazze del quartiere, negli oratori o nelle realtà associazionistiche di varia natura.

Per cause più numerose e complesse di quanto queste poche righe ci permetterebbero di elencare e descrivere in maniera corretta, il tempo che i nostri ragazzi dedicano quotidianamente a tale esperienza si riduce oggi sempre di più, approssimandosi drammaticamente allo zero per molti di loro.


Forse non ce ne rendiamo conto ma, come esseri umani, abbiamo profondamente bisogno, al pari dell’aria che respiriamo, di comunicare esperienze, pensieri ed emozioni ai nostri simili, guardandoli negli occhi: la salute del nostro cervello ne ha estrema necessità e, conseguentemente, il nostro benessere psicofisico. La compromissione di questa fondamentale abitudine può significativamente nuocere ad uno sviluppo sano delle personali capacità cognitive, emotive e sociali.


Gli incontri di gruppo per adulti o, appunto, adolescenti, come quelli che avvengono da tempo presso lo Studio, sono occasioni sane e non mediate grazie alle quali gli individui possano riappropriarsi di un’esperienza e, conseguentemente, di una serie di capacità naturali dalle quali stiamo oggi pericolosamente prendendo le distanze.

Soprattutto per quanto riguarda gli adolescenti non parliamo assolutamente di percorsi “terapeutici”, nel senso limitato ma purtroppo diffuso che il termine assume: riappropriarsi di quelle che dovrebbero essere naturali esperienze di ascolto, consapevolezza e comunicazione non vuol dire per nulla essere “malati”, “matti” o, in qualche modo, “difettosi”. Conseguentemente, citando altri diffusi luoghi comuni, non avviene nessun “lavaggio del cervello” o “stravolgimento della personalità individuale”. Ovviamente non viene prescritto alcun farmaco.

Scopo non marginale degli incontri è invece che la presenza del professionista/adulto, con compiti di facilitazione dello scambio comunicativo, divenga nel tempo sempre meno rilevante e quasi “inutile”. L’obiettivo non è “vincolare” in qualche modo gli individui al gruppo o, ancor meno, allo psicologo, ma favorire un percorso attraverso il quale permettere ad ognuno dei partecipanti di riprodurre al più presto al di fuori del gruppo ciò che acquisiscono al suo interno.

Nel concreto gli incontri avvengono con una distanza di quindici giorni l’uno dall’altro. Non è richiesta alcuna preparazione né modalità obbligatoria di partecipazione agli incontri: ci si confronta liberamente su quanto spontaneamente emerge durante il tempo trascorso assieme e con le modalità che ognuno sente proprie, fosse anche l’ascolto silenzioso. I partecipanti condividono l’obbligo dello psicologo di mantenimento assoluto del segreto, nei confronti di chiunque al di fuori del gruppo, nessuno escluso, su quanto condiviso al suo interno.


I percorsi di gruppo possono essere una sorprendente esperienza di benessere e crescita per chi, per sé o per un proprio caro, cerca uno spazio in cui, ad esempio, poter essere aiutato ad esprimere qualcosa che sente internamente “frenato” o “oppresso” o a meglio capire ciò che vive in maniera “confusa”, in sé o intorno a sé.


Se interessati o per avere informazioni è sufficiente contattare lo Studio, attraverso i diversi canali messi a disposizione sul sito, per i quali rimando alla pagina “contatti”. L’inserimento nel gruppo è preceduto da uno o due colloqui individuali, almeno uno dei quali alla presenza dei genitori, nel caso di minorenni. Una volta iniziata, l’esperienza può essere interrotta liberamente in ogni momento.

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